Con la legge di Stabilità 2016 cambiano ancora le regole e lo sconto ora, sussistendone le condizioni, arriva direttamente dalla legge,

Il contratto di comodato deve essere registrato e ciò comporta un onere minimo, una tantum, di 216 euro (200 euro di imposta di registro e 16 euro di marca da bollo ogni quattro pagine di contratto). Inoltre, occorre ricordarsi che la registrazione deve essere richiesta entro venti giorni dalla data dell’atto.

Il comodante ha altresì l’obbligo di presentare la dichiarazione Imu 2016, entro il 30 giugno 2017.

Le nuove regole fanno riferimento alle sole unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, 8 oppure 9 – concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale.

All’utilizzatore/comodatario invece non vengono poste condizioni e il comodato opererà anche se si possiedono decine e decine di abitazioni.

L’agevolazione consiste in una riduzione del 50% della base imponibile, sia ai fini Imu che Tasi.

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