BREXIT: PATENTI e VEICOLI di provenienza britannica cosa fare?

Ci sono ancora luci ed ombre sulle procedure. La Divisione 5 della Direzione Generale Motorizzazione interpellata su alcune questioni riguardanti l’oggetto ha chiarito alcuni aspetti

Veicoli

Relativamente alla documentazione occorrente per operazioni automobilistiche a favore di Cittadini britannici residenti in Italia, il Dipartimento ha provveduto a chiedere chiarimenti al Ministero dell’Interno, assicurando di dare notizia delle risposte che perverranno. Infine, relativamente ai veicoli importati dal Regno Unito e da targare in Italia, con riferimento alle questioni delle caratteristiche tecniche, dell’eventuale collaudo e, soprattutto, dei profili doganali, precisano di aver richiesto chiarimenti all’Agenzia delle Dogane, dei quali ci renderanno parimenti edotti quando pervenuti. Se ne trae che sugli altri aspetti presumibilmente daranno indicazioni in uno con i chiarimenti delle Dogane. In ogni caso, al momento, per detti veicoli apparirebbero acclarati la necessità di bolla doganale senza però dover corrispondere dazi, nonché lo status di provenienza extra UE.

Patenti

Relativamente alle patenti britanniche non ancora convertite possedute da Cittadini del Regno Unito, sempre residenti in Italia, nel confermare che tali patenti al momento non sono convertibili, viene rappresentato come siano in corso al riguardo trattative per un Accordo tra Italia e UK. Quanto alla regolare circolazione con patente, appunto, non convertita, la risposta rinvia alla circolare del Min.Interno del 21/12/2020. Inoltre viene ricordato che rimane invece possibile il rilascio di una nuova patente italiana (ai sensi della circolare 3401 del 29/1/2021) a fronte di una patente britannica conseguita per conversione di una precedente patente italiana.

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