Il commercio elettronico è quella particolare tipologia di commercio che non prevede la presenza fisica e simultanea di venditore e compratore, ma si svolge interamente su Internet; prende anche il nome più diffuso di E-commerce.

APRIRE UN NEGOZIO ON LINE: UNA DIVERSA STRATEGIA DI VENDITA 

Quali sono i procedimenti amministrativi?

La crescita del commercio elettronico, diffusa in questi ultimi anni, è stata accompagnata da diversi fenomeni correlati, come l’automazione, la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale ect, ma ciò che ha fatto da detonatore al canale delle vendite on line è stata la pandemia covid-19.

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Affiancare la classica vendita in loco ad una strategia on line ha permesso a molte aziende di affrontare questo particolare periodo storico conciliando il proprio business con le condizioni restrittive del momento dettate all’utente finale.

Al giorno d’oggi non solo i grandi player del settore sono stati coinvolti in questa esplosione del commercio elettronico ma anche i piccoli commercianti e le botteghe tradizionali che sino ad ora avevano usato questo strumento in maniera sporadica.

Il commercio elettronico può avvenire mediante l’utilizzo di un proprio sito web o appoggiandosi a grandi piattaforme come per esempio “eBay” o “Amazon” che mettono a disposizione spazi virtuali per chi desidera commerciare sul web i propri prodotti.

Qual’e’ la normativa di riferimento?

Nell’ordinamento italiano, la disciplina dell’e-commerce è contenuta nel decreto legislativo numero 70/2003, il quale ha recepito la Direttiva Comunitaria n° 2000/31/CE definita proprio ” Direttiva sul Commercio Elettronico” Ma  non esaurisce completamente la disciplina dell’attività , che è regolamentata anche dalle norme in tema di privacy, di vendita a distanza e sicurezza ecc.

Cosa occorre per la richiesta?

Per avviare una attività di commercio elettronico, è necessario principalmente fare riferimento alle norme sul commercio. Occorrerà presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) che ha efficacia immediata, tramite lo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) del Comune di competenza.

La destinazione d’uso dei locali è libera, è possibile attivare l’attività anche presso la propria residenza.

E’ inoltre indispensabile presentare telematicamente una Comunicazione Unica con cui si richiede la partita IVA, si aprono le posizioni INPS e INAIL (non obbligatoria per le ditte individuali) e si chiede l’iscrizione nel Registro Imprese, avendo cura di inviare contestualmente o allegare la SCIA presentata al SUAP del Comune. Se si effettua il commercio di prodotti alimentari, occorrerà dimostrare un requisito professionale e rispettare alcuni specifici adempimenti igienico-sanitari.

Con la presentazione al Registro Imprese della Comunicazione Unica, vengono così assolti tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e assicurativi.

SE NON SEI ON LINE NON ESISTI

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