Fermo Amministrativo: cos’è e come funziona

Il fermo amministrativo è un provvedimento con cui le Amministrazioni o gli Enti competenti (Agenzia delle Entrate, Regioni, Comuni, ecc.) procedono, tramite i concessionari della riscossione, al recupero coattivo di tributi non pagati (es. contributi Inps, Irpef, tassa automobilistica).

Viene emesso a seguito del mancato pagamento della cartella esattoriale entro 60 giorni e ha come oggetto i veicoli iscritti nei Pubblici Registri. Dopo l’emissione, il concessionario invia una comunicazione al contribuente, concedendo ulteriori 20 giorni per regolarizzare il pagamento.

Effetti del Fermo Amministrativo

  • Il veicolo sottoposto a fermo non può circolare. La circolazione abusiva comporta sanzioni pecuniarie.
  • È comunque possibile trascrivere un trasferimento di proprietà al PRA, ma l’atto non sarà opponibile al concessionario.
  • Il concessionario può procedere alla vendita forzata del veicolo se non avviene il pagamento dovuto.

Cancellazione del Fermo Amministrativo

La cancellazione può essere richiesta al PRA solo quando il debitore ha effettuato il pagamento integrale delle somme dovute (tributo, sanzioni, interessi e spese di notifica).

In tal caso, il concessionario emette il provvedimento di revoca, che deve essere presentato al PRA per la formalità di cancellazione.

Eccezioni al divieto di radiazione

Dal 16 settembre 2009 vige il divieto di radiazione dei veicoli con fermo amministrativo, salvo specifiche eccezioni:

  • Veicoli danneggiati o distrutti (incendi, incidenti, calamità naturali), previa certificazione di un’autorità pubblica.
  • Richieste provenienti da una Pubblica Amministrazione.
  • Dichiarazione di non utilizzabilità del veicolo.
  • Autorizzazione del Giudice Delegato in caso di procedure concorsuali.

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