Sono sorti molti dubbi e interpretazioni curiose sulla nuova normativa relativa alla circolazione in Italia dei veicoli con targa estera

Con circolare del 4 maggio 2022 Aci prova a chiarire alcuni aspetti realizzando peraltro delle FAQ che qui riprendiamo per i casi più rappresentativi

DOMANDA Ai fini dell’obbligo di iscrizione al REVE rileva che l’utilizzatore abbia una doppia residenza (italiana ed estera)?

RISPOSTA L’obbligo di registrazione è previsto per coloro che hanno la residenza anagrafica in Italia e, quindi, è irrilevante il fatto che l’utilizzatore abbia una seconda residenza all’estero, in Paese UE o extra UE (rif. Circolare MINT n°300 del 23.03.2022 cpv 2.1.1).

DOMANDA Qualora il “titolo” presentato per l’iscrizione al REVE sia un atto redatto da un notaio straniero, oltre che la traduzione in lingua italiana, deve essere oggetto di legalizzazione o apostille?

RISPOSTA Per l’iscrizione al REVE è sufficiente in ogni caso, quando il titolo sia stato redatto solo  in lingua straniera, la traduzione asseverata in italiano.

DOMANDA Il lavoratore dipendente, residente in Italia, che utilizza il veicolo con targa straniera di proprietà dell’azienda per svolgere la propria attività lavorativa nel territorio italiano, ha l’obbligo di registrare il veicolo nel REVE?

RISPOSTA No. Il lavoratore dipendente che utilizza il veicolo dell’azienda con targa estera solo ed esclusivamente per svolgere la propria attività lavorativa (es.: veicolo che viene utilizzato dal lavoratore subordinato esclusivamente per effettuare le consegne per l’azienda di cui è dipendente ) non ha l’obbligo di registrazione nel REVE, in quanto il veicolo non è nella disponibilità del lavoratore dipendente. Il conducente dovrà documentare la sua condizione di lavoratore dipendente. Diverso è il caso del veicolo straniero, di proprietà o nella disponibilità dell’azienda, utilizzato dal lavoratore autonomo o con contratto di collaborazione o concesso in uso dall’azienda stessa al lavoratore subordinato a titolo di comodato (o come fringe benefit) non solo per l’espletamento dell’attività lavorativa ma anche per le proprie esigenze personali. In questi casi il lavoratore deve procedere alla registrazione nel REVE quando

DOMANDA Veicoli con targa straniera utilizzati da residenti in Italia. In alcuni contratti di comodato, noleggio o in casi di veicoli concessi dall’azienda al dipendente come fringe benefits è previsto che il veicolo possa essere condotto, oltre che dal locatario/comodatario, anche dai familiari conviventi. In tal caso devono essere registrati nel REVE anche tali soggetti?

RISPOSTA La circolare del Ministero dell’Interno n°300 del 23/3/2022, che disciplina i controlli che le Forze di Polizia devono effettuare con riferimento ai veicoli con targa straniera utilizzati da cittadini residenti in Italia, stabilisce che i veicoli oggetto di registrazione nel REVE, sebbene immatricolati all’estero, sono considerati a tutti gli effetti come veicoli nazionali e sono soggetti alle medesime disposizioni previste dal Codice della Strada per i veicoli immatricolati in Italia per tutto il periodo in cui sono registrati nel REVE. Nessun documento deve essere portato a bordo del mezzo attestante il titolo in base al quale il veicolo viene detenuto. Il veicolo può essere condotto da qualsiasi persona, anche diversa da colui che ha provveduto a registrarsi al REVE. Il conducente dovrà esibire solo la ricevuta di avvenuta registrazione (o il permesso provvisorio) insieme al documento estero di circolazione del veicolo. Infatti come obbligato in solido in caso di violazioni al codice della strada risponde colui che ha effettuato la registrazione al REVE. In base a quanto sopra stabilito, quindi, si ritiene sufficiente che il veicolo sia registrato a nome del lavoratore dipendente al quale il veicolo è stato concesso in uso dall’azienda, non essendo necessario registrare nel REVE anche i familiari che sono stati autorizzati dal datore di lavoro ad utilizzare il veicolo concesso come fringe benefit.

DOMANDA Il veicolo con targa estera e intestato a una società estera viene concesso in utilizzo al legale rappresentante della società stessa, residente in Italia. Dev’essere effettuata la registrazione al REVE e quale “titolo” dev’essere prodotto?

RISPOSTA SI. Il veicolo va iscritto al REVE. Come “titolo” il legale rappresentante potrà produrre un documento in cui dichiara di essere l’utilizzatore del veicolo intestato alla società da lui stesso rappresentata.


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