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Targa provvisoria esportazione di veicoli

Regolamenti e procedure da conoscere

Quando si tratta di esportare veicoli all’estero, è fondamentale essere a conoscenza delle normative e delle procedure previste dal Codice della Strada italiano. L’articolo 99 del Codice della Strada svolge un ruolo cruciale in questo contesto e stabilisce chiaramente le regole da seguire per garantire una corretta esportazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.

Iniziamo col sottolineare che, secondo l’articolo 99, un veicolo destinato all’esportazione deve essere dotato di due documenti fondamentali: il foglio di via e una targa provvisoria. Questi documenti sono rilasciati da un ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri. Questi requisiti sono in vigore da diversi anni e sono finalizzati a monitorare e regolare il flusso di veicoli che lasciano il territorio italiano.

Tuttavia, una significativa modifica è stata introdotta a partire dal 1° gennaio 2020. Da questa data, per esportare definitivamente un veicolo all’estero, il proprietario deve richiedere l’intervento dell’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti per ottenere la cancellazione dell’auto dall’archivio nazionale dei veicoli e dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Questa procedura è essenziale per garantire che il veicolo non sia più associato al territorio italiano e possa essere legalmente esportato.

Una volta effettuata la cancellazione, viene rilasciato un documento unico con la specifica dicitura “Veicolo cancellato per definitiva esportazione all’estero.” Questo documento è la prova che il veicolo è stato regolarmente depennato dagli archivi italiani e che è pronto per l’esportazione.

Va notato che se il veicolo deve essere spostato su strada fino al paese estero di destinazione, è necessario richiedere una targa provvisoria di esportazione. Questa targa è temporanea e consente il transito del veicolo attraverso l’Italia fino al confine estero.

In conclusione, l’articolo 99 del Codice della Strada stabilisce le linee guida fondamentali per l’esportazione di veicoli dall’Italia. Conoscere queste normative e seguire le procedure correttamente è essenziale per garantire una transazione legale ed evitare problemi futuri. La cancellazione e la documentazione corretta sono la chiave per un’esportazione senza intoppi.

Come ottenere la targa di esportazione per il tuo veicolo

Se hai intenzione di esportare un veicolo all’estero e desideri utilizzarlo temporaneamente sulle strade italiane per raggiungere il confine estero, sarà necessario ottenere una targa di esportazione. Questo documento temporaneo ti consentirà di circolare legalmente in Italia fino alla destinazione finale del tuo veicolo. Per ottenere la targa di esportazione, dovrai seguire alcune procedure e presentare alcuni documenti essenziali. Ecco cosa devi fare:

1. Documento Unico di Circolazione (Libretto di Circolazione)
Il primo documento fondamentale che dovrai presentare è il Documento Unico di Circolazione, comunemente noto come il libretto di circolazione del veicolo. Questo documento contiene informazioni essenziali sul veicolo, come il numero di telaio, il modello, la data di immatricolazione e altre informazioni rilevanti. È importante che il libretto sia aggiornato e in regola prima di iniziare la procedura per ottenere la targa di esportazione.

2. Dichiarazione del  percorso di viaggio
Una dichiarazione dettagliata riguardante il percorso di viaggio di esportazione del veicolo sarà richiesta dalle autorità competenti. Questa dichiarazione dovrebbe includere informazioni sulle tappe intermedie e il tragitto previsto per raggiungere il confine estero. Assicurati di fornire informazioni precise e aggiornate per evitare complicazioni durante il viaggio.

3. Documento di Identità del richiedente
Sarà richiesto un documento di identità valido del richiedente per confermare la sua identità. Questo può essere una carta d’identità o un passaporto valido. Assicurati che il documento sia in corso di validità e che corrisponda alle informazioni fornite durante la procedura di richiesta.

È importante notare che la targa di esportazione è valida solo per il periodo specificato nella dichiarazione del percorso di viaggio. Una volta che il veicolo è giunto a destinazione o ha raggiunto il confine estero, la targa di esportazione non è più valida e il veicolo deve essere adeguatamente immatricolato o registrato nel paese di destinazione.

Solitamente la targa provvisoria di esportazione ha validità 5 giorni.

Assicurati di seguire scrupolosamente le procedure e di fornire tutti i documenti richiesti per evitare problemi durante il viaggio. Con la targa di esportazione in regola, potrai attraversare l’Italia in modo legale e sicuro fino alla tua meta estera.

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