Autorizzazione Provinciale per riutilizzo rifiuti

Dal 16 settembre comunicazione di inizio attività alla Provincia

La preparazione dei rifiuti per il riutilizzo con modalità semplificata è un processo che mira a ridurre la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento attraverso la riparazione, il rinnovamento o il riutilizzo di oggetti o materiali. Questo approccio aiuta a preservare le risorse naturali e a ridurre l’impatto ambientale. Ecco alcuni passi per preparare i rifiuti per il riutilizzo in modo semplificato:

1. Raccolta dei rifiuti: Raccogliere gli oggetti o i materiali che si desidera riutilizzare. Questi possono essere vecchi elettrodomestici, mobili, abbigliamento, giocattoli o qualsiasi altra cosa che non viene più utilizzata.

2. Esamina i rifiuti: Verifica le condizioni degli oggetti o dei materiali raccolti. Determina se possono essere riparati, rinnovati o utilizzati in modo diverso da come erano stati inizialmente concepiti.

3. Pulizia e manutenzione: Per gli oggetti sporchi o danneggiati, procedi con la pulizia e la manutenzione. Rimuovi la polvere, sporco o macchie. Ripara eventuali danni, come cuciture strappate o componenti rotti. Questo aiuterà a prolungare la vita degli oggetti.

4. Rinnovamento: Se possibile, considera il rinnovamento degli oggetti. Ad esempio, puoi ridipingere vecchi mobili o applicare nuovi tessuti a vecchi divani o sedie per dar loro un aspetto fresco.

5. Riprogettazione: In alcuni casi, potresti voler riprogettare gli oggetti per adattarli a nuove funzioni. Ad esempio, potresti trasformare vecchi pallet in mobili o oggetti decorativi.

6. Valutazione delle risorse necessarie: Assicurati di avere a disposizione le risorse necessarie per il processo di riutilizzo. Questo potrebbe includere strumenti, materiali per la riparazione o la decorazione, nonché tempo e competenze.

7. Promozione del riutilizzo: Se hai oggetti o materiali che non desideri più utilizzare, considera la donazione o la vendita a persone o organizzazioni interessate al riutilizzo. Puoi utilizzare piattaforme online o organizzare vendite di garage locali.

8. Educazione e sensibilizzazione: Informa gli altri sulla importanza del riutilizzo e dell’evitare lo spreco. Il riutilizzo è un passo cruciale nella gestione sostenibile dei rifiuti e nella conservazione delle risorse.

9. Monitoraggio e valutazione: Valuta periodicamente i tuoi sforzi di riutilizzo per identificare aree in cui puoi migliorare il processo o ampliare la gamma di oggetti o materiali che riutilizzi.

Il riutilizzo dei rifiuti con modalità semplificate richiede un impegno personale per ridurre il consumo e lo smaltimento di oggetti e materiali, contribuendo così alla sostenibilità ambientale.

Entra in vigore sabato 16 settembre il nuovo regolamento sulle procedure semplificate per autorizzare l’operazione di recupero di rifiuti individuata come «preparazione per il riutilizzo». È il Dm 10 luglio 2023, n. 119 («Gazzetta Ufficiale» del 1°settembre 2023, n. 204). L’articolo 183, comma 1, lettera q), Dlgs 152/2006 definisce tale operazione come «controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento».

Va posta in essere sui rifiuti e non va confusa con il riutilizzo che, invece, riguarda «prodotti o componenti che non sono rifiuti» e che sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti (articolo 183, lettera r). Il riutilizzo segue alla preparazione.

Il Dm 119/2023 offre una possibilità ulteriore rispetto alle procedure di autorizzazione ordinaria, si radica nell’articolo 214-ter, Dlgs 152/2006 e ricalca le semplificazioni per il recupero agevolato dei rifiuti non pericolosi (Dm 5 febbraio 1998).

Dal 16 settembre la procedura semplificata si sostanzia in una comunicazione di inizio attività presentata alla Provincia (insieme alla relazione prevista) e rinnovata ogni cinque anni. L’attività è avviata decorsi 90 giorni da tale presentazione, entro i quali la Provincia effettua la sua verifica. Per i Raee, l’avvio è subordinato alla visita preventiva della Provincia, effettuata entro 60 giorni. La visita preventiva verifica la conformità delle attività di recupero alle prescrizioni stabilite dagli allegati VII e VIII, Dlgs 49/2014. L’esito negativo della visita comporta il divieto di inizio delle attività salvo conformarsi alle prescrizioni entro 30 giorni. L’impresa è iscritta in un registro provinciale. I centri che al 16 settembre 2023 sono già autorizzati a effettuare operazioni di preparazione per il riutilizzo continuano a operare sulla base delle autorizzazioni in essere.

Il prodotto preparato per il riutilizzo è munito di etichetta recante l’indicazione «Prodotto preparato per il riutilizzo». L’etichetta del prodotto ottenuto dalla preparazione dei Raee è riammessa in consumo con l’indicazione «Prraee». Il regolamento stabilisce i requisiti soggettivi, le dotazioni tecniche e strutturali richieste per i Centri, i rifiuti impiegabili e le loro quantità massime. Introduce il modello di comunicazione di inizio attività.

I centri di preparazione per il riutilizzo devono essere conformi a quanto previsto in allegato 1 e ricevono dai conferitori di cui all’articolo 2, lettera c), tra i quali, oltre al gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani, figura anche «il detentore dei rifiuti provenienti da utenze non domestiche». I centri tengono uno schedario dove annotare i dati in tre sezioni: conferimento, gestione, cessione. Va conservato per cinque anni. La messa in riserva dei rifiuti ricevuti non deve superare un anno ed è agevolabile solo se effettuata presso il centro e nel rispetto delle regole tecniche di cui all’allegato 1. Il passaggio tra centri di preparazione per il riutilizzo e impianti autorizzati alla messa in riserva (R13) «è consentito esclusivamente per una sola volta ai soli fini della cernita».

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